Aya Sofya, dal greco Haghia Sofia, conosciuta anche come Chiesa della Divina Sapienza, è stata costruita nel 537 dall’imperatore Giustiniano ed era la chiesa cristiana più importante e grande di Costantinopoli.
Nel 1453, in seguito alla caduta della città da parte di Maometto il Conquistatore, la chiesa è stata convertita in moschea e dal 1935, per opera di Atatürk, è stata trasformata in museo.
La sua bellezza è dovuta alla maestosa cupola e alle decorazoni dei magnifici mosaici, composti da circa 30 milioni di tessere dorate: domina la piazza di Sultanahmet con la sua inconfondibile forma dai tratti imponenti ma allo stesso tempo incredibilmente leggiadri.
Entrando dalla massiccia ed elaborata porta di cedro rimarrete senza fiato: gli interni dai soffitti altissimi e riccamente decorati sovrastano il visitatore con la loro bellezza esaltata dai giochi di luci, ombre e raggi di sole che fendono l’aria entrando dalla immense finestre.
L’ardita opera degli architetti greci Artemio di Tralle e di Isidoro di Mileto stupisce ancora oggi grazie alla mastodontica cupola aerea che diversi terremoti hanno danneggiato nel corso dei secoli: la preziosità di quello che vediamo oggi non è paragonabile ai fasti del passato. Non solo magnifici mosaici, ma pavimenti musivi, altare in oro massiccio tempestato di pietre preziose, iconostasi in argento e tantissimi affreschi sono ormai scomparsi nel tempo e durante guerre e crociate.
Oggi il mosaico più grande scampato ai saccheggi è la Madonna seduta sul trono con il Gesù Bambino vestito d’oro.
Consigli
Una particolarità da vedere è la colonna sudante, cui la tradizione popolare attribuisce la proprietà di curare il mal di testa, di esaudire i desideri e di favorire le gravidanze. Per attingere alle sue doti basta infilare il pollice in buco lungo la colonna e ruotare il palmo della mano da sinistra a destra esprimendo il desiderio.
Salendo nella galleria superiore potrete ammirare non solo una veduta spettacolare sull’interno della basilica, ma vedere da vicino o mosaici più importanti conservati.
Il più famoso quello che rappresenta la Madonna e Giovanni Battista che nel giorno del Giudizio Universale pregano Cristo di perdonarli dai loro peccati.
Bellissimi anche i bassorilievi che raffigurano il Paradiso e l’Inferno e quello che ritrae l’imperatrice Zoe con il suo terzo marito. La regina faceva sostituire l’immagine del precedente consorte con quella nel nuovo marito.
Uscendo dalla Bella Porta e girandovi indietro potrete ammirare un altro mosaico d’eccezione: qui Costantino I e Giustiniano offrono alla Madonna con il Bambino la città di Costantinopoli e un modellino di Santa Sofia.
All’esterno si possono vedere l’antico Battistero, trasformato nei secoli in oleificio prima e sepolcro dopo, le tombe di Selim II, Murat II e Mehemet III e infine la stupenda fontana delle abluzioni a pianta ottagonale e cupola di piombo che poggia su 8 colonne di marmo.
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.