Istanbul

Moschea Blu

La Moschea Blu, nota anche come Moschea del Sultano Ahmet, conquista i suoi visitatori per gli interni ricoperti di oltre 21.000 maioliche dalle diverse tonalità di blu.

La Moschea Blu è conosciuta anche come Moschea del Sultano Ahmet (in turco Sultanahmet Camii) ed è considerata un vero e proprio capolavoro architettonico. Costruita durante il regno di Ahmed, la moschea è stata però inaugurata solo nel 1617 quando al potere c’era Mustafa I. L’edificio religioso è chiamato anche come Moschea Blu dato che al suo interno si trovano splendidi mosaici composti da più di 21.000 piastrelle di ceramica di diverse tonalità di blu.

Differentemente dagli altri sultani che avevano attinto al patrimonio personale per costruire le moschee in città, il sultano Ahmed impiegò denaro pubblico per edificare quello che doveva essere, secondo i suoi piani, il luogo di culto più importante dell’Impero. Le notizie sulla progettazione e la realizzazione di questa magnifica moschea sono giunte sino a noi grazie a quanto raccontato in alcuni volumi custoditi presso la biblioteca del Palazzo di Topkapi.

Visita alla Moschea Blu

La Moschea Blu è un altro dei siti di Istanbul che lasciano i viaggiatori completamente a bocca aperta per la sua bellezza e la sua storia e per questo è sempre meglio visitarla con una guida. L’edificio religioso ha una pianta rettangolare con volta centrale e accedendo dall’ingresso principale si raggiunge un cortile con una fontana da dove è possibile ammirare il complesso in tutto il suo splendore.

Proseguendo all’interno si verrà subito colpiti dalle sue pareti che sono state rivestite da oltre 21.000 maioliche di İznik (l’antica Nicea) che hanno colori sui toni del blu e dell’azzurro. A creare un’atmosfera davvero surreale contribuisce anche la luce proveniente dalle 260 vetrate e da una decina di lampadari pendenti che formano cerchi di luce davvero suggestivi.

In fondo alla sala principale sorge il mihrab, ovvero la nicchia posta in direzione della Mecca dove si trova custodito solo un pezzetto della Pietra Nera della Kaaba che, invece, è situata al centro della Moschea della Mecca. Il frammento è stato inserito all’interno di una nicchia in marmo considerata un vero e proprio capolavoro scultoreo con incisioni del Corano.

Lì vicino si trova anche il pulpito (o minbar) realizzato sempre in pregiato marmo bianco e usato dall’Imam per celebrare le funzioni religiose. Il sito della Moschea Blu è in realtà un complesso che ospita anche altre istituzioni come una madrasa, ovvero una scuola coranica, mense e ricoveri per i poveri e altre attività di sostegno.

Storia della Moschea Blu

Verso la fine del XVI secolo l’impero Ottomano si trovava in disastrose condizioni dopo diverse guerre, condotte contro l’Impero Asburgico e contro l’Impero Persiano, e all’epoca la popolarità del Sultano Ahmed I era davvero ai minimi. Per questo motivo il sultano decise riaffermare il suo potere e quello dell’impero ottomano costruendo un nuovo maestoso luogo di culto. La Moschea del Sultano Ahmed era la prima ad essere eretta nella capitale dopo la moschea di Solimano, innalzata quarant’anni prima.

Nonostante non avesse portato a casa nessuna vittoria bellica il sultano decise di utilizzare soldi pubblici per costruire questa moschea che doveva essere la più importante del regno. La cosa suscitò il malcontento di molti ma nel 1609 i lavori di costruzione del complesso iniziarono sul sito all’epoca occupato dal Gran Palazzo di Costantinopoli.

Fatto importante legato alla storia della costruzione della Moschea Blu è sicuramente il numero di minareti. In principio, infatti, sembra che per un fraintendimento la moschea fosse stata costruita con sei minareti, ovvero lo stesso numero di quelli presenti alla moschea della Kaʿba, alla Mecca. Questa cosa fu considerata da molti un’offesa e così presso la moschea della Mecca fu aggiunto un settimo minareto.

I lavori di compimento della Moschea Blu terminarono con l’inaugurazione del 1617 quando come sultano c’era Ahmet Mustafa I. La Moschea grazie alle sue armoniose forme architettoniche e ai suoi alti minareti è senza dubbio uno dei monumenti più iconici della città tanto che la sua immagine era stata anche impressa sulle banconote turche da 500 lire.

Orari di apertura della Moschea Blu

La Moschea Blu è aperta tutti i giorni dalle 08:30 del mattino alle 18:30 di sera. Durante i momenti di preghiera, però, la moschea viene chiusa al pubblico.

Essendo questo un luogo di culto per accedere sono richiesti abiti appropriati come i pantaloni lunghi almeno fino al ginocchio, in più le donne devono avere spalle e capo coperti ed evitare scollature o vestiti succinti. Prima di accedere è, inoltre, obbligatorio togliersi le scarpe.

Come raggiungere la Moschea Blu

La Moschea Blu si trova nell’area di Sultanahmet che era considerata il cuore dell’antica capitale ottomana e questa zona ora può essere comodamente raggiunta a piedi, con i mezzi pubblici o con un taxi. Chi prende i mezzi dal quartiere Galata puoi servirsi della linea T1 del tram che porta sino alla fermata di Sultanahmet (in Divan Yolu) collocata a pochi passi dalla Moschea.

Da Piazza Taksim, invece, è necessario prendere prima la funicolare F1 fino a Kabatas e poi il tram T1 sempre fino alla fermata di Sultanahmet. Durante il viaggio in tram vengono attraversati punti importanti della città come il Ponte di Galata e il Bazar delle spezie fino a raggiungere la fermata del tram Sultanahmet. Anche i taxi possono condurre i passeggeri fino a ridosso di Piazza Sultanahmet che è una zona totalmente pedonale.

Informazioni utili

Indirizzo

Binbirdirek, At Meydanı Cd No:10, 34122 Fatih/İstanbul, Turchia

Trasporti

Fermate Bus

  • Catladikapi (390 mt)

Dove si trova Moschea Blu

La Moschea Blu sorge in Piazza Sultanahmet, un’area centrale di Istanbul dove si trovano anche altri siti di grande interesse come Santa Sofia, l’Ippodromo e Palazzo Topkapi.

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