Istanbul

Palazzo Dolmabahçe

Palazzo Dolmabahçe è un maestoso complesso costruito lungo le sponde del Bosforo che è stato la residenza ufficiale dei sultani e centro amministrativo dal 1856 al 1922.

Costruito lungo le sponde del Bosforo, Palazzo Dolmabahçe è stata la residenza che da 1856 al 1922 ha ospitato i sultani che avevano deciso di lasciare Palazzo Topkapi considerato troppo antico e privo del lusso e delle comodità degli edifici moderni. In particolare, è stato il Sultano Abdul Mejid I a volere nel 1843 la costruzione di una residenza affacciata sul Bosforo, nel lato europeo della città, che doveva essere all’altezza dei grandi palazzi imperiali europei.

I lavori di costruzione sono durati più di tredici anni e hanno portato alla realizzazione di un complesso maestoso ed elegante che risulta tuttora il palazzo più grande della Turchia. Qui hanno vissuto gli ultimi sei sultani ottomani ma anche Mustafa Kemal Atatürk, fondatore e primo presidente della Repubblica turca.

Visita a Palazzo Dolmabahçe

Palazzo di Dolmabahçe risulta un complesso davvero imponente ed è stato costruito combinando tra di loro diverse tendenze architettoniche occidentali con il gusto ottomano. I suoi interni si possono suddividere in tre parti: un’ala meridionale destinata solo agli uomini, un’ala settentrionale che fungeva da zona residenziale privata e una zona per la vita di corte.

Considerato il primo palazzo in stile europeo a Istanbul, questo edificio si estende su una superficie di 45.000 metri quadrati che ospitavano accessori e allestimenti davvero all’avanguardia per il tempo. Al suo interno si trovano 285 camere, 46 sale, 68 bagni e 6 hammam, tutti spazi ammobiliati con sontuosi arredi in marmo o in legno, lampadari di cristallo e pregiati tappeti.

Sala Medhal

Come detto Palazzo Dolmabahçe conserva delle sale straordinariamente decorate e molto sfarzose che dovevano essere simbolo della ricchezza dell’impero ottomano del XIX secolo. La Sala Medhal era stata progettata per essere l’ingresso principale di Palazzo Dolmabahce e qui venivano fatti accomodare e attendere gli ospiti in visita prima di essere accolti dal Sultano.

Entrando nella sala i visitatori venivano sin da subito impressionati dal senso di maestosità, grandezza e sontuosità. Al suo interno, infatti, è presente una grande scala in marmo mentre lungo le pareti è possibile ammirare impressionanti affreschi e sculture. Alzando lo sguardo verso l’alto, inoltre, si rimane facilmente colpiti dal grande lampadario di cristallo che pende dal soffitto.

Salone cerimoniale Muayede

A separare la sale di rappresentanza pubblica dall’harem (l’area privata della famiglia) si trova il Salone cerimoniale Muayede, una sala di 2000 m² che vanta una cupola alta 36 metri. Il salone era principalmente utilizzato per le visite ufficiali e per le più importanti cerimonie imperiali, tra le quali spicca l’incoronazione del sultano Abdul Hamid II nel 1876. Al suo interno è possibile ammirare splendide decorazioni in stile barocco, scintillanti affreschi ed eleganti decorazioni in foglia d’oro.

Harem

L’area degli appartamenti destinati alla famiglia reale, meglio nota come Harem, permette di scoprire com’era la vita privata della famiglia del sultano a Palazzo Dolmabahce. Qui vivevano la madre del sultano, tutte le sue mogli, le concubine e anche i suoi figli finché piccoli. L’harem ospita otto appartamenti interconnessi tra di loro che erano destinati alle consorti e ognuno di questi aveva il proprio bagno e arredi di grande pregio ed eleganza. Oltre a queste stanze, si trovano in questa zona del complesso anche diverse sale di rappresentanza e alcune sale di ricevimento elegantemente arredate.

Storia di Palazzo Dolmabahçe

In origine questo terreno era una baia affacciata sul Bosforo che veniva utilizzato come luogo di ancoraggio dalla flotta ottomana, ma poi dati i magnifici panorami che regalava nel XVIII secolo sempre più persone decisero di rivalutare la zona e molte famiglie di nobili o di ricchi commercianti decisero di costruire sontuose ville affacciate sullo stretto. Anche tra i sultani la zona cominciò ad essere popolare e parte dell’area è stata così recuperata e trasformata in un giardino imperiale molto amato dai sovrani ottomani. È dalla costruzione di questo giardino reale che deriva il nome “Dolmabahçe” che significa appunto “Giardino riempito” ed è un termine formato dalle parole turche “dolma” che vuol dire riempito e “bahçe” che vuol dire giardino. Con il tempo poi tra il XVIII e il XIX secolo qui sono stati costruiti aree verdi, palazzi estivi e alcuni padiglioni che contribuirono a formare il complesso noto come Beşiktaş Waterfront Palace.

Attorno al 1843 il sultano Abdülmecid I decise di costruire a Istanbul una grande reggia al pari di quelle edificate in Europa dato che Palazzo Topkapi era diventato troppo obsoleto e privo dei moderni comfort. Per questo ordinò la distruzione di Palazzo Beşiktaş e l’edificazione in quest’area di un nuovo grande complesso residenziale. Il progetto di costruzione è stato affidato a due noti architetti del tempo, Garabet Amira Balyan e Nigoğos Balyan, che erano rispettivamente padre e figlio. I lavori furono svolti tra gli anni 1843 e 1856 e portarono alla realizzazione di un edificio che combina elementi degli stili barocco, rococò e neoclassico, uniti con l’architettura tradizionale ottomana.

Nel 1861 presso Palazzo Dolmabahçe è stato firmato il primo trattato internazionale tra l’Impero ottomano e gli stati europei, si trattava del Trattato di Parigi. Il complesso ha ospitato dal 1856 sei sultani fino al 1922 quando durante il regno del califfo Abdülmecid Efendi l’impero ottomano è stato sciolto e il Palazzo sequestrato dal governo della neonata Repubblica turca. Mustafa Kemal Atatürk, fondatore e primo presidente della Repubblica di Turchia, ha poi deciso di utilizzare questo palazzo come residenza estiva ma anche come luogo in cui trascorrere gli ultimi anni della sua vita. Proprio qui, infatti, Atatürk è morto il 10 novembre 1938 e il suo studio, preservato esattamente com’era allora, è parte del percorso di visita di Palazzo Dolmabahçe. Dal 1984 il governo turco ha deciso di convertire il Palazzo in un museo aperto al pubblico che qui può scoprire la storia dell’Impero ottomano e della Repubblica turca.

Biglietti per il Palazzo di Dolmabahçe

Orari di visita di Palazzo di Dolmabahçe

Palazzo Dolmabahçe è aperto tutti i giorni, ad eccezione del lunedì, dalle ore 9:00 alle 18:00. L’ultimo ingresso è consentito alle 17:30.
Giorni di chiusura: tutti i lunedì, Capodanno e il primo giorno della festa del Ramadan.

Come raggiungere Palazzo di Dolmabahçe

Il Palazzo Dolmabahçe sorge nel quartiere di Besiktas ed è molto facile da raggiungere con i mezzi pubblici sia da Sultanahmet che da Piazza Taksim. Da Sultanahmet si può prendere il tram in direzione Kabatas e scendere all’ultima fermata, una volta lì il palazzo si raggiunge con una passeggiata di 5-6 minuti. Da Piazza Taksim, invece, si può prendere la funicolare F1 fino a Kabatas e una volta arrivati lì camminare un paio di minuti fino al Palazzo.

Informazioni utili

Indirizzo

Vişnezade, Dolmabahçe Cd., 34357 Beşiktaş/İstanbul, Turchia

Contatti

TEL: +90 212 236 90 00

Orari

  • Lunedì: Chiuso
  • Martedì: 09:00 - 16:00
  • Mercoledì: 09:00 - 16:00
  • Giovedì: 09:00 - 16:00
  • Venerdì: 09:00 - 16:00
  • Sabato: 09:00 - 16:00
  • Domenica: 09:00 - 16:00

Trasporti

Fermate Bus

  • Akaretler (400 mt)
  • Validecesme (463 mt)

Dove si trova Palazzo Dolmabahçe

Il Palazzo Dolmabahçe sorge nel quartiere di Besiktas (nella parte europea di Istanbul) vicino al terminal dei traghetti di Kabatas e si affaccia sullo stretto del Bosforo.

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